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Effetti potenziali del cambiamento nel regime italiano dei diritti di accesso ferroviari sui servizi passeggeri

Sommario - Un adeguato regime dei diritti di accesso rappresenta la base per garantire una concorrenza equa e leale nel settore ferroviario. In conformità con le recenti legislazioni europee e nazionali, il gestore dell’infrastruttura ferroviaria italiana ha recentemente presentato un nuovo schema tariffario con un migliore orientamento ai costi e una segmentazione del mercato basata sulla capacità di pagare (c.d. ability to pay). Questo contributo descrive e confronta in dettaglio il nuovo regime e il precedente, presentando un caso di studio su due corridoi italiani (Milano-Bologna e Bologna-Ancona). Per ogni coppia OD (Origine-Destinazione) sono stati definiti e valutati diversi parametri (con entrambi i regimi, ove rilevante). A seconda del particolare scenario, tali parametri sono stati selezionati come input o output al fine di classificare, tramite un metodo di valutazione dell’efficienza di alternative decisionali (Data Envelopment Analysis -DEA), l’efficienza dei segmenti ferroviari dal punto di vista delle diverse parti interessate, quali il gestore dell’infrastruttura (GI), le imprese ferroviarie (IF) e il regolatore dei trasporti.
In generale, i risultati mostrano variabilità tra i diversi scenari e con i due schemi di tariffazione dell’accesso. In particolare, conformemente al modo in cui sono stati definiti gli scenari, i risultati mostrano che i servizi AV rispondono meglio alle esigenze del GI o del regolatore ferroviario, mentre, con il nuovo regime tariffario dal punto di vista delle IF appaiono più efficienti i collegamenti bre- vi con treni regionali. Questo tipo di analisi potrebbe aiutare le autorità di concorrenza e di regolazione nonché le altri parti interessate a comprendere dove e in che modo i benefici possano essere ottenuti o persi e da chi.
 

  • Marzo
2019
Num. 3
Pag. 183