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Considerazioni sull’applicazione della digitalizzazione e del Building Information Modeling al mondo della manutenzione

Sommario - Durante una presentazione delle giornate FAI di autunno, il Presidente della fondazione, Prof. Andrea CARANDINI, avviò i lavori con un’introduzione particolarmente originale al tema della conservazione delle opere e degli edifici storici. Nella raffinata retorica con cui il professore trattò il tema, nel suo utilizzo di efficaci allegorie, con cui descrisse cinque “virtù della manutenzione” come buone regole della manutenzione, ci è sembrò di scorgere un’esortazione rivolta ad una moderna generazione di tecnici che, cogliendo le opportunità offerte dalle nuove tecnologie digitali, poteva rispondere in chiave evoluta a quell’elencazione di virtù e partecipare ad una fase innovativa nella gestione della manutenzione delle strutture esistenti. In effetti, il tema, di naturale interesse per le organizzazioni ferroviarie preposte alla manutenzione, aveva trovato recentemente un particolare spazio in una sperimentazione che, proprio nel campo della manutenzione, si proponeva di testare “in situ” ed in scala considerevole, le opportunità offerte dal mondo digitale, in particolare quelle del “Building Information Modeling”. Si è trattato di un’indagine applicata al caso reale della stazione di Napoli Centrale per capire in dettaglio in che modo il mondo digitale può costituire una risposta a quelle esigenze della manutenzione, ben espresse nell’introduzione del professore. Occorre precisare che affronteremo solo marginalmente argomenti propri della progettazione BIM oppuredella conservazione o restauro. Lo scopo del presente lavoro è infatti, descrivere, attraverso casi concreti e approfondimenti, i vantaggi offerti dalle nuove tecnologie digitali ai campi specifici della manutenzione, in modo che ciascuno ne possa trarre le proprie considerazioni. Con la certezza che tali innovazioni siano strumenti di amplificazione delle capacità dei singoli nell’esercizio delle proprie competenze, la ricerca, tende a stimolare in un mondo “aumentato”, esperti, progettisti, supervisori, a sperimentare i vantaggi del lavorare anch’essi “aumentati”nel campo della conservazione.

  • Dicembre
2020
Num. 12
Pag. 935